Inverno: incubatrice di una natività prorompente

Inverno incubatrice di una natività prorompenteE’ arrivato l’inverno. Il vento gelido sferza e scuote con mano pesante i fragili rami degli alberi di quercia, che vedo dondolare ritmicamente dalla finestra della mia cucina. Sono secchi, vecchi e le foglie che riescono a rimanere ancorate alla chioma lo fanno con tanta forza di volontà, ma con cosciente convinzione di non poter resistere a lungo.

Il manto dell’erba che si prepara ad accoglierle è freddo, bagnato dalla rugiada mattutina che non tende a ritirarsi a causa dei fiochi raggi del sole. Il terreno nelle proprie interiora è fradicio e lo sarà a lungo, fino a quando non arriverà la primavera, con la sua natività prorompente. Dall’alto il cielo si mantiene fermo, come unica costante in un mondo che muta senza tante cortesie. Le nuvole si muovono facendogli quasi il solletico, ma sono solo delle amiche passeggere che procedono il loro cammino in lungo e in largo.

La mia figura è stagliata tra le tende e il vetro della finestra, nella penombra di una mattinata grigia, tra il poco verde degli alberi e il bianco del cielo. Tra il caldo del camino acceso e il freddo del vento che scuote tutto. Tra la staticità di un inverno che è solo l’incubatrice della prossima stagione, che straccerà con prepotenza questi colori. Sventrando con il suo calore ogni nuvola carica di acqua, aprendo il sipario sui raggi del sole.

L’inverno è come la gestazione di un parto, è la preparazione alla stagione che tutti vogliono, ma che non sanno aspettare. E mentre il grigio continua a dipingere questa mattinata, l’azzurro si prepara dietro le quinte del palcoscenico delle stagioni.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...