Le giornate di primavera ormai fanno capolino, sono arrivate con prepotenza scalzando le ultime briciole di un inverno non rigido. Si alternano con giorni uggiosi, grigi, freddi e per alcuni anche tristi. Si combattono a vicenda, cercando ognuna di trascinare il lembo di cielo nella propria stagione e di dipingerlo con raggi di sole o con nuvole cariche di acqua.
Io amo l’inverno e voglio spiegarvi il perché. L’inverno per me rappresenta calore, anche se il freddo la fa da padrone. No, non è una contraddizione, perché il calore dell’inverno, l’estate non riuscirà a raggiungerlo nemmeno nel mezzodì di una giornata di agosto. Il calore di un camino acceso, di un divano con un plaid sul bracciolo, di un tè bevuto con le amiche, di un abbraccio che riscalda, di un piumone in cui tuffarsi ed avvolgersi a fine giornata, di un locale dove rifugiarsi quando piove, di una calda mano amica che si posa sulla tua.
L’estate emana caldo, non calore. Tutti alla ricerca di un luogo fresco, tutti a sventolarsi, tutti a non volersi toccare perché sudati. Tutti che non vogliono restare a casa, tutti che sono nervosi perché non riescono a dormire, tutti che cambiano le loro abitudini, perché arriva l’estate. Arriva la stagione che bramano per nove mesi e che poi maledicono, perché devono lavorare e non possono andare al mare, perché devono uscire presto la mattina altrimenti il pomeriggio soffocano, perché c’è la crisi e non possono andare in crociera.
E allora imparate ad amare l’inverno, quella stagione abitudinaria, consolante, confortante, che lega e non scioglie, che protegge e fa riflettere. L’estate è come una conquista al mare, dura poco, dà qualche soddisfazione, ma lascia sempre con un retrogusto amaro.
“Mi sono affezionata all’inverno perché sento che è vero, non come l’estate che vola via e sembra così divertente e allegra ma non lo è”.
quanto è vero
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