Nell’incoscienza di quei diciannove anni decidi di partire.
Quella città la conosci bene, ti lega ad altri ricordi, ad altre estati, ad altre facce, ad altri sentimenti. Conosci ogni spiaggia, ogni angolo su quel lungo viale, che tra artisti di strada, luccichii e musica jazz, ti apre la vista su una grande piazza contornata da fontane danzanti.
Prenoti e vai.
Dimentichi la macchina fotografica, nel subbuglio di quella mattinata carica di adrenalina. E allora scatti solamente due foto, durante quella vacanza, che resta ancora oggi “la” vacanza.
E forse proprio perché non restano ricordi fotografici, che i fotogrammi nella mente sono ancora netti e vividi.
Ci sono posti che ami incondizionatamente, senza pensare all’importanza culturale, al patrimonio artistico, al paesaggio circostante. Ci sono luoghi che parlano e che smuovono qualcosa, perché sono stati i simboli di un perché altrove non trovato. Ci sono città che restano disegnate con un cuore, sulla mappa dei tuoi viaggi. Ci sono spiagge che possono raccontare più di altre e mari le cui onde sono state mosse dalla spensierata gioventù.
Di quella vacanza ho solo due foto, ma mille ricordi.
E forse un giorno tornerò ancora lì, per portare con me quella macchina fotografica e aggiungere altri mille ricordi.