A volte è come se mi trovassi ad affrontare una dieta forzata. Una di quelle in cui la riuscita è lenta e faticosa, in cui i chili in eccesso pesano sul corpo e anche sullo spirito. Ed è come se io fossi all’interno di un mondo di zucchero e calorie, dove cioccolate e caramelle mi abbracciano, così come la cintura stretta alla mia vita.
Io sono lì, al centro di questo universo, con il divieto assoluto di mangiare del dietologo, la voglia irrefrenabile di assaggiare un pezzetto di cioccolata e con parenti ed amici intorno che continuano a ripetermi: “dovrai aspettare ancora poco…e poi sarai bellissima”.
Ma è proprio quel tempo indefinito e quelle prelibatezze che spettano solo alle papille gustative degli altri, che rendono la mia dieta ancora più faticosa. Perché io non posso eclissarmi, non posso chiudere gli occhi, non posso non desiderare. E se volessi essere meno bella e più felice? E se volessi perdere solo pochi chili e mi accontentassi di ciò che potrei essere anche così?
Quante diete ho dovuto superare, quanti giorni ho dovuto rinunciare allo zucchero e accontentarmi dell’amaro. Nell’idea irrinunciabile e stereotipata di fare le cose così come vanno fatte. Senza sgarrare.
Ed ora è come se mi trovassi ad affrontare una dieta non voluta. Mentre gli altri davanti ai miei occhi mi scaraventano non solo una barretta di cioccolato, ma anche la felicità di qualche chilo in più.
che triste storia cara….ma che è accaduto?
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