A Carmela e Ginevra
Ho da poco finito di mangiare ed ora ho veramente tanto sonno. Mi giro per trovare la posizione giusta, ma adesso è tutto più difficile, lo spazio è sempre più stretto e io sono sempre più grande. Mi metto un dito in bocca ed accavallo le gambe, mentre aspetto impaziente che mia madre si fermi di camminare. Sono certa che lo farà presto, ma nel caso abbia deciso di fare una maratona improvvisata, le darò un calcetto per farle capire che voglio riposare.
Oggi la mia è stata una vera scorpacciata. Sono sicura che a casa c’erano le amiche della mia mamma. Quando vengono loro il cibo è così succulento e così vario, che non posso mai sbagliarmi. Prima dolce, poi salato e poi di nuovo dolce e vanno avanti così per ore. Per non dire poi quanto parlano. Parlano così tanto che a volte mi sembra quasi mi cantino una ninna nanna un po’ stonata. E poi ridono così forte che la pancia di mamma inizia a traballare, come fosse un terremoto, ma uno di quelli buoni, quelli che mettono allegria e non distruggono nulla.
Lo so che manca poco, tra qualche giorno dovrò abbandonare il mio giaciglio ed entrare nella mia casa, quella di cui sento parlare e che non ho mai visto. Mi aspettano tutti e tutti mi vorranno bene. Mi chiamo Ginevra, così hanno deciso mamma e papà e a me questo nome piace.
Improvvisamente sento la voce di mio padre da lontano e do un ultimo calcetto per dirgli “buonanotte”. Lo so che lui prontamente poggerà la sua mano calda sulla pancia di mamma e mamma a sua volta metterà la sua. Succede sempre così da alcuni mesi a questa parte. E’ il mio gioco con loro, l’unico che per ora posso fare.
Adesso però vado veramente a fare le ninne e chissà se domani, o dopodomani non deciderò di andare a dormire tra le braccia di mamma. Saranno più calde di questa pancia, più morbide di questa membrana, più affettuose di questo liquido. Saranno le braccia di chi mi ha accolto e voluto, sopportato e portato, di chi ha scelto e di chi ha ottenuto. Lei mi ha donato amore e io lo donerò a lei. E allora…ciao mamma, sto per arrivare.
Una risposta a "Ciao mamma, sto per arrivare…"